Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Il Noleggio Green come elemento di competitività in Europa Il Noleggio Green deve considerarsi una solida realtà

Il Noleggio Green come elemento di competitività in Europa

  • 16/12/2021
Il Noleggio Green deve considerarsi una solida realtà

Le aziende che operano nel settore noleggio in Europa hanno sviluppato recentemente un’attenzione molto marcata sull’impatto ambientale che questa attività possa avere all’interno del cantiere. D’altronde da sempre sicurezza sul lavoro ed ambiente sono due materie strettamente collegate ed entrambe contribuiscono alla corretta, sicura e salubre esecuzione della prestazione da parte dei lavoratori impiegati. Ecco che il c.d. “Noleggio Green” in quanto ecocompatibile deve essere considerato già una solida realtà, soprattutto nei Paesi del Nordeuropa, e viene utilizzato come importante strumento di marketing da parte di numerose società di noleggio di macchinari ed attrezzature.


In primo luogo il noleggio di macchinari, rispetto all’acquisto degli stessi, deve essere considerato di per sé uno strumento sostenibile. Infatti consente di ridurre il numero di macchinari presenti sul mercato e porta, attraverso la caratteristica della flessibilità, a limitare l’utilizzo di macchinari a quanto strettamente necessario. In più con lo strumento del noleggio avrò sempre il macchinario adatto al lavoro che sto svolgendo e parchi delle società di noleggio generalmente hanno macchinari più nuovi e quindi meno inquinanti e questo certamente contribuisce ad un minor impatto ambientale.


I noleggiatori che cercano di qualificare la propria offerta sotto il profilo della sostenibilità si concentrano in particolare sul problema delle emissioni di CO2. Il controllo di questo parametro comincia certamente dall’acquisto di macchinari moderni le cui emissioni soddisfano le più restrittive normative in materia. Inoltre un macchinario moderno a bassa emissione di CO2 sarà certamente anche un macchinario che consuma meno carburante e quindi il vantaggio economico del minor consumo potrà essere percepito direttamente ed a breve termine sia dall’azienda di noleggio che dal cliente. Ma la riflessione sulle emissioni di CO2 non si limita al rinnovo del parco macchine. Esistono sistemi per valutare l’impatto di qualsiasi attività umana in termini di emissioni di CO2 e quindi la totalità delle attività svolte da un’impresa di noleggio potrà essere valutato sotto questo aspetto.


Oltre al profilo della valutazione delle emissioni nocive un’attenzione particolare deve anche essere prestata alle politiche aziendali di gestione dei rifiuti. Infatti l’attività di noleggio macchinari ed attrezzature è in grado di generare materiali di scarto e rifiuti tossici (parti meccaniche, olii combustibili esausti, liquidi nocivi e tossici, ecc…) anche molto pericolosi. Per questo motivo le procedure interne di trattamento e smaltimento degli stessi valgono a qualificare la sostenibilità ambientale della loro attività. Non solo quindi il rispetto delle normative obbligatorie di settore ma anche comportamenti virtuosi e formazione del personale su questi temi sono fondamentali.


Questo tipo di sensibilità è già all’ordine del giorno in alcuni Paesi, in particolare in Scandinavia, da sempre pionieri in materia di sostenibilità ambientale. La domanda di noleggio già oggi è fortemente orientata verso i temi ambientali ed un noleggiatore che non è in grado di documentare quanto sia “verde” la propria attività è già oggi un noleggiatore perdente. La domanda di noleggio in questi paesi pretende delle risposte in termini di sostenibilità ambientale ed il cliente è già oggi fortemente orientato a preferire il noleggiatore ecologico rispetto agli altri. Nel nostro Paese è difficile immaginare a brevissimo termine evoluzioni di mercato in questa direzione ma certamente nel giro di pochi anni la qualificazione “verde” dell’offerta di noleggio diventerà uno degli elementi di competitività più rilevante.

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