Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Come funziona un gruppo elettrogeno Ecco le caratteristiche principali

Come funziona un gruppo elettrogeno

  • 23/08/2022
Ecco le caratteristiche principali

Il gruppo elettrogeno (o generatore elettrico) è uno strumento elettromeccanico fondamentale che garantisce la produzione di energia elettrica grazie a un motore a combustione e un alternatore, sia per aziende che per privati.

Come funziona un gruppo elettrogeno: ecco le caratteristiche principali di questo importantissimo strumento in grado di fornire l’energia necessaria in ambito aziendale, ma anche in ambito domestico. L’energia in questione può essere termica, meccanica o elettrica, indispensabile soprattutto per emergenze di vario tipo e in qualsiasi tipo di evento, nei cantieri e nei lavori notturni.
Scopriamo quindi, ne dettaglio, come funziona un gruppo elettrogeno.

Che cosa è un gruppo elettrogeno:

Il gruppo elettrogeno è una macchina composta da un motore a combustione termica che, grazie al generatore elettrico, produce elettricità continua o alternata in maniera indipendente. Viene utilizzata soprattutto in caso di guasti o disservizi della rete pubblica, assicurando quindi la corrente elettrica continua a strutture pubbliche, aziende e uffici, ospedali, aeroporti e cantieri per riuscire la lavorare in autonomia, ma anche per la realizzazione di fiere, stand ed eventi vari.
I gruppi elettrogeni si distinguono per potenza e dimensioni variabili, ma anche in base al tipo di carburante utilizzato, che può essere a benzina, che sono più piccoli, portatili e con potenza inferiore, adatti soprattutto all’uso domestico o all’aria aperta, o a diesel, più potenti e con dimensioni maggiori, usati spesso in ambito industriale, nei cantieri e durante gli eventi. Il gruppo elettrogeno può essere anche alimentato a gas naturale (metano) o a GPL, consentendo un risparmio relativo ai consumi e sensibilizzando anche l’ambiente, grazie alle basse emissioni di scarico.

Come funziona il gruppo elettrogeno:

Il gruppo elettrogeno riesce a trasformare l’energia termica prodotta dalla combustione del combustibile in energia elettrica. Si tratta di una macchina definita anche come “stand-alone”, in grado quindi di raggiungere da sola lo scopo per il quale è stata costruita. La sua potenza è determinata dal connubio tra il motore termico e l’alternatore elettrico: Il primo è responsabile del movimento rotatorio, il secondo è in grado di trasformare quest’energia in corrente elettrica. Ed è per questo che si chiama proprio generatore di corrente alternata.
Ma come avviene questo passaggio? Innanzitutto, il combustibile viene caricato sul gruppo elettrogeno attraverso il serbatoio apposito, o collegandolo direttamente alla rete pubblica. Il combustibile alimenta poi un motore a scoppio che, a sua volta, trasforma l’energia termica prodotta dalla combustione in parte in energia meccanica e in parte sotto forma di calore dissipato. L’energia meccanica può essere trasformata anche in energia elettrica attraverso il collegamento a un alternatore, per poter alimentare un impianto elettrico. Per usufruire della corrente prodotta, il generatore viene dotato anche da alcune componenti elettriche ed elettroniche, in grado di trasformare la corrente in uscita dall’alternatore e portarla a valori che siano standard per un utilizzo corretto, per esempio 220 V monofase, 400 V trifase in corrente alternata (ca), ma anche 12 V in corrente continua (dc).
Tutte le componenti, inoltre, devono essere unite in modo compatto per avere un dispositivo versatile e facile da trasportare in diverse situazioni. La caratteristica principale rimane comunque quella di garantire un utilizzo prolungato e un rifornimento adeguato per ogni tipologia di apparecchio. Per soddisfare le diverse esigenze, esistono diversi modelli, anche più leggeri e semplici da trasportare, ma anche quelli più ingombranti che hanno bisogno di mezzi speciali.

 

Fonte: OfficineGiuliano 

 

CONTATTACI